Disabilità Attiva
Oggi ci siamo auto definiti un gruppo di Disabilità Attiva, ovvero persone con delle disabilità che praticano la cittadinanza attiva. C’eravamo anche noi tra le migliaia di cittadini a difendere la sanità pubblica siciliana.
Siamo stati a Sciacca a protestare a fianco di sindaci, deputati regionali e nazionali, studenti e liberi cittadini. Ci siamo riversati per le strade e come un fiume le abbiamo inondate per far sentire la nostra voce. Noi che, come abbiamo scritto in un post sui nostri canali social, da una vita lottiamo perché le nostre condizioni migliorino, non potevamo esimerci dall’essere presenti.
Due nostre rappresentanti, Francesca Nicolosi e Caterina Crapanzano, hanno rinunciato ad un giorno di cure fisioterapiche per partecipare alla protesta. Da cittadini abbiamo il dovere morale di partecipare per evitare che i reparti dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca vengano portati allo sfacelo. Una struttura che dovrebbe essere un fiore all’occhiello della sanità siciliana e che invece, purtroppo, giorno dopo giorno, peggiora.
Una giornata all’insegna della protesta, della disabilità attiva. Abbiamo portato con noi i colori della nostra squadra, il giallo e il verde. Perché se qualcuno di noi, dei nostri familiari, dovesse avere bisogno di cure, il luogo migliore e più vicino alle nostre residenze in cui potremmo e vorremmo portarli è il nostro ospedale. Siamo scesi in piazza insieme ai nostri volontari per questo motivo. Perché è inaccettabile che la sanità pubblica venga smantellata così come è inaccettabile che un nosocomio come quello di Sciacca possa perdere pezzi.